Il Papa per questo gesto scomunicò il re andando a una spaccatura insanabile che portò allo scisma tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Inglese che passò sotto il diretto controllo del monarca. Il Parlamento Inglese ratificò la decisione di rompere i rapporti con Roma.
Enrico diventò lui stesso capo della Chiesa d'Inghilterra e avviò la dissoluzione e lo scioglimento di tutti i monasteri del regno (ancora oggi, di molti di questi monasteri, si possono ammirare le imponenti rovine), inglobando tutte le loro enormi fortune, oltre che tutti i possidenti in generale della Chiesa. In molti casi i monaci e gli uomini di chiesa in genere che si rifiutarono di giurare fedeltà al re vennero messi a morte.
Dopo soli tre anni Enrico cominciò a stancarsi di Anna Bolena, facendola condannare per adulterio e tradimento alla pena capitale. Dopo solo un anno il re si risposò per la terza volta con Jane Seymour, la quale gli diede un erede maschio Eduardo, che tuttavia morì dandolo alla luce.
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I sentimenti religiosi di Enrico a dispetto delle circostanze, rimasero cattolici, nonostante il fatto che molti a corte e nella nazione avevano ormai abbracciato il protestantesimo.
Gli anni finali di Enrico testimoniarono il decadimento fisico e a tratti mentale del re. Nel 1540 si sposò per la quinta volta, con Catharine Howard ma anche lei fu trovata a flirtare con una sua vecchia fiamma e giustiziata per tradimento due anni dopo. Il re si sposò per la sesta e ultima volta con Catherine Parr. Ci furono altre inutili e costose guerre con la Francia e con la Scozia che non portarono alcun vantaggio all'Inghilterra. Enrico, ormai afflitto da diversi problemi fisici morì il 28 Gennaio 1547, gli successe suo figlio Edoardo, ancora giovanissimo. |