giovedì 28 ottobre 2010

Dolce Stil Novo


Il Dolce Stil Novo

Il dolce stil novo è il nome di un importante movimento letterario italiano che si è sviluppato nel XIII secolo. Un gruppo di giovani poeti per lo più fiorentini, riprendendo la lezione del bolognese Guido Guinizelli elaborarono un nuovo stile, il dolce stil novo o stilnovismo, per reinterpretare la tematica amorosa cortese in chiave scientifica e filosofica, arricchendone le tematiche con l'indagine psicologica, nell'ambito culturale e sociale del mondo cittadino comunale e con una sensibilità linguistica più musicale e coerentemente tenuta sul registro del piano e del "dolce". Iniziatore e teorico del nuovo stile fu il poeta bolognese Guido Guinizelli (1230 – 1276), che nella canzone Al cor gentil rempaira sempre amore, un manifesto di questo stile, definì i canoni della nuova scuola. Guinizelli riprende la tradizione provenzale, mediata da quella siciliana, ma approfondendo l'indagine psicologica.

Origine dell'espressione "Dolce Stil Novo"


La produzione stilnovista si distingue da quella precedente, come quella del Notaio (ovvero Jacopo Da Lentini), per il modo di poetare luminoso e semplice, elegante e raffinato, ma allo stesso tempo non troppo contorto. E' appunto uno stile
nuovo e allo stesso tempo dolce, privo di asprezze tanto negli effetti fonici quanto nelle immagini, ed adeguato all'altezza dei contenuti espressi.

I temi

Nella borghese età dei Comuni si afferma il concetto della nobiltà come dote spirituale piuttosto che come fatto ereditario: la nobiltà ("gentilezza") d'animo è anche capacità di amare; inoltre il Guinizelli propone l'immagine della donna come angelo.
La donna, nella visione stilnovistica, ha la straordinaria virtù di nobilitare l'animo dell'uomo, fino a produrre in lui un senso di smarrimento.

In seguito Dante eleva, attraverso il personaggio di Beatrice, la donna in genere, da figura angelicata diviene simbolo della teologia stessa: ella redime ed eleva l'anima dell'amante e lo guida lontano dal peccato, sulla via della redenzione, verso la beatitudine celeste.
Tali concetti furono approfonditi sia dal punto di vista filosofico sia da quello psicologico, e furono vagliati attentamente gli effetti dell'amore sull'anima dell'innamorato.

Lo stile

Il dolce stil novo mirò a una poesia concettualmente e formalmente rigorosa. Nella poesia stilnovista è presente sì la tematica amorosa, ma perchè sia esperienza spirituale e morale, mezzo per raggiungere la virtù, mentre sul piano della forma il poeta si propone di utilizzare un linguaggio "dolce", privo di asprezze tanto negli effetti fonici quanto nelle immagini, ed adeguato all'altezza dei contenuti espressi.

Gli autori

I maggiori esponenti dello stilnovismo fiorentino furono Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Cino da Pistoia e Dante Alighieri, che in alcune rime giovanili e nella Vita nova approfondì l'analisi psicologica del sentimento amoroso e accentuò il tema della virtù salvifica della donna.
Dante, nella Vita nova, narra la sua vicenda ideale d'amore (costruita secondo le tappe dell'amore mistico verso Dio) e usa una raffinatissima prosa d'arte quale connettivo delle liriche del testo.
Cino da Pistoia concluse l'esperienza stilnovistica.